21 aprile 2008

Ci sono!

Credo che qualcuno, forse, si sarà accorto che latito da questi lidi da parecchio tempo...è vero e non è un caso. Tanti sono i motivi per cui è così....quali? Presto detto...


Il primo è che ormai procedo a dei ritmi che definire "umani" è decisamente eufemistico e, non appena ho tempo, sento il bisogno morboso e compulsivo di acchiappare la mia reflex ed andare a guardare il mondo, dalla strada...lì dove ci sono tanti muretti e tanti nomadi sguardi da incrociare. Come un tempo era scrivere, oggi e chiudere un occhio e con l'altro guardare il mondo attraverso un obiettivo.

Sweet eyes

Il secondo, forse il più importante, è che il propellente del (fanculopensiero) si è esaurito o comunque è distante migliaia di chilometri da me. 
Fino a non molto tempo fa c'era una "presenza" nella mia vita, assimilabile ad un'ombra, che alimentava quotidianamente un malessere che mi costringeva a esternare, come con dei conati di vomito, il male che la sua luce nera e la sua indifferenza inoculavano in me. 
Chiamavo quello Amore...ma oggi mi rendo conto fosse altro.
Il vivere momenti di pura "normalità", di condivisione, il semplice ridere, giocare a vivere qualcosa di inaspettatamente quotidiano mi hanno portato distante da questo posto. Il non vivere più la Chimera di grandi quanto inutili sogni, mi ha portato lontano dal muretto, in un luogo dove vivere è più facile. 
E non perchè meno "importante" o coinvolgente...solo perchè più "vero".

Più facile anche perchè non mi costringe ad "inseguire" ma mi permette di camminare, perchè mi consente di essere esattamente me stesso, più facile perchè alimenta le mie passioni o me le lascia vivere a modo mio, perchè non insinua che io sia diverso da come appaio ma ama esattamente quello che vede. 
Giorno per giorno, senza grandi proclami, senza grandi quanto inutili promesse.

Il terzo motivo, in qualche modo collegato al secondo, è che il mio (fanculopensiero) è stato sin dalla sua nascita un luogo dove potevo, dove evidentemente non riuscivo altrimenti, mettere nero su bianco, in modo indelebile, quello che pensavo, quello che provavo...senza che nessuno potesse alterarlo, condizionarlo, usarlo a proprio vantaggio o peggio contro di me
Oggi questo è diventato il mio modo di essere. 
Caro è stato, ed è ogni giorno, il prezzo del dire sempre quello che si prova, che si pensa... Prezzo caro per la cosa più preziosa, più preziosa dell'amore stesso: la libertà. La libertà di essere sè stessi, la libertà di amare, la libertà di agire,  sempre e comunque nel rispetto di chi ci sta vicino, di chi ci ama.

Hope

Tanti i motivi, uno il risultato: sono qui sempre meno spesso. Ma ci sono!
Lo Zingaro, ogni giorno un pò meno Zingaro ed un pò più , non è morto e sepolto: la dicotomia che ha visto per un anno il manager in giacca e cravatta trasformarsi, col favore della notte, nel tizio seduto sul muretto a vomitare addosso a tutti voi il proprio animo, il proprio dolore, è quasi svanita: prima di "quel fatidico giorno" ero uno, dopo ero un'altro. 
Oggi finalmente me stesso.

Ed ogni tanto, in un modo nuovo, forse diverso, vengo di nuovo a sedermi qui a scambiare due parole con i miei adorati compagni di viaggio, alcuni ormai veri e propri amici, con un bicchiere di rosso in mano, a sparare le nostre stronzate, a raccontarci chi siamo, ad essere noi stessi.
Grazie sempre a tutti coloro che continuano, anche se da lontano, a sorridere incrociando il mio sguardo, a fare un cenno ed a sedersi ogni tanto qui con me sul muretto. Grazie.

13 commenti:

rompina ha detto...

che bello leggere queste parole, che bello (ri)leggerti.
hai tratteggiato con semplicita' un percorso che facile non deve eseere stato per nulla...
magari questo muretto d'ora in poi ti servira' per racconrati per come sei (diventato?), e non per vomitare ombre maligne...
in ogni caso...mi hai dato uno spiraglio tranquillo in una giornata convulsa, grazie a te.
sollevo il bicchiere...

Daniele Butera ha detto...

Prosit La....prosit...

Thirthy ha detto...

Sorprendentemente si trovano luoghi, come questo affollati di tanta bella gente, che ti sorprende quando ne hai bisogno. Puoi avere decine di amici che conosci da 30 anni e non riuscire ad esprimere loro tutto il casino che ti attraversa in certi momenti. Allora ti rialzi, riprendi a correre e senti che le esperienze avute, belle o brutte che siano, non capitano per caso e lasciano sempre qualcosa di buono anche se a volte pensi che, ti abbiano portato via qualcosa o qualcuno...

Daleth ha detto...

caro Dà :-)
firmato un altro sempre più Dà

JANAS ha detto...

passavo di qua..in prossimità del muretto, ed ero decisamente stanca, mi sono seduta a riposare!
ho visto un gabbiano librarsi nel cielo azzurro...
un soffio di vento e un foglio vicino ai miei piedi!
leggo ..leggo, mi piace quel che leggo ..parla di uno zingaro che ha ritrovato se stesso!
- perchè si era perso??
- no! aveva smesso di ascoltare il suo cuore e il rumore dei suoi passi!

Daniele Butera ha detto...

@Gracie: ...la vita ti porta sempre via qualcosa o qualcuno, così come un incendio prepara il bosco ad essere più verde e rigoglioso di prima. che a volte ci basti uno sguardo per capire tante cose non è un segreto...che il bello della vita debba ancora venire...nemmeno!

@Dà: appena potrò, ti abbraccerò di gusto...in barba a tutto, a tutti ed chi ti vuole come si aspetta che tu sia...buon viaggio verso te stesso amico mio...buon viaggio!

@Janas: ero intento ad ascoltarne un altro, smettendo di ascoltare il mio...seguivo passi non miei, ad occhi chiusi, cieco...senza domandarmi se quella fosse la mia strada. a volte si segue qualcuno, illudendosi sia un compagno di viaggio...e ci si perde...buon riposo qui sul muretto Janas...bentrovata...

JANAS ha detto...

l'armonia degli opposti
è un discorso di Teziano Terzani, una bella riflessione per capire molte cose..e come va la vita!

Daniele Butera ha detto...

Janas considero la tua ultima scritta sul muro un regalo...adoro Terzani ed il suo pensiero. L'ho letto poco prima di incontrare Maksim sul mio cammino e probabilmente mi ha predisposto a vivere un nuovo modo di vedere le cose...che dopo un lungo viaggio ed un travaglio pieno di fatiche e difficoltà mi ha reso chi sono oggi,mi ha reso di nuovo me stesso... grazie mille per aver condiviso quel pensiero...

Anonimo ha detto...

Ciao,
mi sa che ci conosciamo, anche se il Daniele che ho conosciuto era una persona diversa...mi fa piacere sapere che hai trovato la strada adesso.
Eri scomparso improvvisamente e direi che sei rinato.
...Che dirti? Buona vita e buoni click.
Ci vediamo su flickr.
lilac sky (Deborah)

Daniele Butera ha detto...

Cara Deb, ero certamente diverso...con la mia ombra vicino, lontano come mai da me stesso e dal mio modo di essere.
Spero di incrociare presto il tuo sguardo di nuovo...e di scambiare due chiacchiere con un vino, all'aperto, magari su un'altra isola splendida. Magari la nostra.
Un abbraccio.

JANAS ha detto...

il regalo l'ha fatto Terzani, a me a te, ad altri, io te l'ho solo mostrato..come se passeggiando in un prato ti dicessi: Guarda che bel fiore!
allora il piacere è tutto mio nel condividere qualcosa che entrambi riteniamo bello!

Bk ha detto...

Bentornato...
E' bello leggerti.
Qualunque sia la molla che ti spinge a mettere nero su bianco, non smettere mai di farlo.
In ogni caso andrò a guardare spesso il tuo album fotografico che , forse, parla anche lui e molto.
A presto Bk

Anonimo ha detto...

E' bello leggere di come... si alternino fasi... di come talvolta tutto davvero, seppur tra mille difficoltà, sia superabile... al meglio... :-)
Di certo è un bel messaggio e forse lo è ancor di più il fatto che uno dei grandi 'segreti' della felicità sia moderare i desideri e amare ciò che già si possiede... :-)

Ti auguro davvero «che il bello della vita debba ancora venire»... e che sia il più duraturo possibile..... e lo sarà!! ;-D

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Questo libro non parla di strada.
La strada solamente appare sullo sfondo. È ambientato in strada, ma non di più.
Questo libro non parla nemmeno di gente di strada. Parla di gente e basta. É stato scritto in strada, questo si...
Questo libro parla di Ricominciare. Ricominciare daccapo, cercando di capire.
O ancora meglio: non facendo nulla senza prima aver fatto lo sforzo effettivo per capire. Prima capire, poi fare. Beati coloro che nella vita non han fatto ancora niente. Le loro pene, quando una buona volta capiranno la propria strada, saranno minime.


Maksim Cristan