23 giugno 2007

(fanculo)outing

Premessa
Trovo che parlare di vicende personali, personalissime, in questo luogo sia blandamente patologico ma credo in questo caso necessario.
Quello che scriverò ha solo un fine, il solito: mostrare quello che è, come è, dando a chi legge la possibilità di riflettere...o di andare altrove.
Non voglio peccare di stile e cercherò di non farlo ma trovo doveroso togliere d'imbarazzo chi in qualche modo è indirettamente coinvolto.

Stanotte volevo dormire, ne avevo bisogno dopo una settimana di merda...ma qualcuno non era d'accordo: ha scatenato la sua invettiva su me, questo blog, su come mi sia insinuato in alcuni dei nei vostri pensieri digitali, nei vostri racconti quotidiani, col solo ed unico fine di ferirla e di emularla.
Incapace di ricavarmi un mio spazio, mi sono intrufolato nel suo. Un ladro, un millantatore, un poveraccio incapace di scrivere il secondo capitolo (ndr) con le sue sole forze...sbirciando dal banco vicino, per cercare di copiare qualcosa!

Io e un'altra blogger, meritatamente celebre, siamo stati insieme per tanti anni.
Una storia estremamente importante ma drammaticamente sbagliata, travagliata. Tanto amore, tanto, purtroppo malato da entrambe le parti. Tanti progetti, tante promesse, tante belle cose ci hanno unito.
Ma tutto questo è qualcosa che riguarda il passato, un passato che è cronologicamente prossimo ma emotivamente remoto.
Ho visto nascere la sua creatura, dando anche il mio aiuto, quando è servito, in quello che sapevo fare...faccende meramente tecniche, informatiche...nulla più.
Ero convinto, come ancora oggi sono, che sia qualcosa di molto bello, ben fatto e che non possa che essere apprezzato: i numeri parlano da soli. Tanta gente ha solo da imparare come si possa viaggiare nel sapore entrando in quel luogo: una maestra. E lo dico per esperienza vissuta.

Qualcosa comunque di molto diverso da quello che faccio qui.

Non ho grandi mezzi per fare belle foto, non ho mai un cazzo in frigorifero (figuriamoci se potrei mettermi a fare ricette), non ho voglia di condividere con voi quello che ho mangiato o preparato per qualcuno, perchè è già un miracolo quando gli zingari mangiano.
Voglio solo mettere sul piatto, ammettendoli implicitamente a me stesso, pensieri, immagini e suggestioni di chi - come ho scritto mercoledì - ha un foglio bianco davanti e deve avere ben chiaro cosa scriverci sopra prima che la penna cominci a danzare sulla carta. Nulla di più.
Il (fanculopensiero) è un modo per mettermi davanti agli occhi quello che normalmente è e rimane solo a ronzare nella mia testa vuota. Giorno e notte.
Vuole esserci prima di tutto per me, non per chi legge.

Una persona, tra quelle che in questi giorni hanno frequentato questo luogo confuso e primordiale, apprezza da tempo l'operato della bravissima blogger oggetto del (fanculo)outing. Qualcuno in questi giorni non ha evidentemente gradito, volendo anche lei voltare pagina, che la sua affezionata frequentatrice potesse avere una qualsiasi forma di legame, seppur anche solo intellettuale, con chi vi scrive dal marciapiede della vita. Non copiando ed incollando pensieri di altri.
A poco servirebbe.
I toni stanotte, fino alle prime ore della mattina, sono stati troppo accesi e tristi. Questo è male.
Il condividere pensieri ed opinioni non deve generare male, quindi c'è qualcosa di sbagliato.

Scrivere queste cose mi provoca un vago senso di nausea. Bassezze di vita vissuta che non dovrebbero essere condivise qui, ma vogliono essere un modo per togliere d'imbarazzo chi può trovarsi coinvolto in conflitti tristi, bui, privi di sentimento e di rispetto, di persone che hanno tanta strada da fare, tanti sentimenti da ritrovare, tanti sogni da ricostruire.

Ma con la rabbia non si va lontano...

Io qui faccio la mia strada, che è mia. La stessa strada dove vive Maskim, dove dentro di me vivo io. Non voglio screditare, sottrarre consensi o rubare amici a chi fa altrettanto, in altra maniera.
Nessuno potrà mai censurare qualsiasi nostro bisogno di espressione, pensiero più intimo, libertà intellettuale, nemmeno colei che per vivere una nuova vita ha dovuto prendersela con qualcuno, uni di quelli con cui se la prendono tutti: gli zingari.

Tra le persone venute a trovare lo scrittore di strada ce n'è una, dalle grandi capacità, alla quale i recenti fatti della sua vita mi hanno fatto sentire affine, alla quale ho scritto d'istinto e senza secondi fini.
Il mio era solo il sorriso di uno sconosciuto di cui si incrocia lo sguardo "per strada".
Sicuramente sarà già consapevole che mi rivolgo a lei. E capirà quindi perchè non scriverò più comments, seppur considerando le tue scritte sul muro sempre bene accette, continuando in ogni caso a visitare un luogo che trovo accogliente e stimolante.

Che ognuno di noi nella vita possa fare i propri percorsi, scrivere i suoi capitoli e vivere il suo presente. Per me tutto questo ha ancora più senso se condiviso, senza maschere e forme, con chi incroci nel tuo cammino.

Continuerò a farlo, sebbene l'esistenza di questo luogo ha dimostrato a qualcuno quanto possa essere immaturo e coglione uno scrittore di strada, che fa quello che in questo momento vorrebbe fare veramente e scrive sul suo quaderno bagnato quello che pensa, senza voler impedire in alcun modo che altri creino bellezza, condivisione, stima reciproca.

...questo era un luogo nato anche per mettere dei messaggi in una bottiglia, che forse la corrente avrebbe portato dove hai lasciato il cuore...

Non me ne avere cara amica: per tutti noi è una fatica. Sorrido, mi alzo e mi sposto altrove.

13 commenti:

Anonimo ha detto...

oggi stesso interrompo il mio blog...era questa la tua intenzione e ci sei riuscito, il tuo atteggiamento è stato persecutorio nei miei confronti...ti conosco da oltre 6 anni e quello che hai fatto rientra nei tuoi clichè perversi...

Daniele Butera ha detto...

Non ho mai impedito e mai impedirò a chiunque di esprimersi liberamente e di dire quello che sente.
Il coraggio delle proprie azioni inizia dal mettere la firma in quello che si dice.
Dare ad altri la responsabilità dei propri problemi è una scorciatoia verso il nulla. Stai attenta alle scelte che prendi.
Alla nostra età i bivi spesso non hanno svincoli per tornare indietro.
Lo Zingaro esiste, insieme a chiunque altro. Spesso ignorato, spesso non visto. E soprattutto senza imporre quello che pensa ad altri.
Tutti i momenti dedicati ad aiutarti a dare vita a ciò che hai fatto erano di cuore, lo sarebbero stati ancora.
Io per primo vado ogni giorno, sicuramente anche per malinconia ed attaccamento morboso, a contemplare le tue creazioni, memore di quando eravamo insieme a dar loro vita.
Passato remoto.
Niente di quello che ho fatto e detto in libertà ed autonomina, può essere considerato un modo per impedirti di continuare ad esprimere la tua creatività. E se lo è, che chiunque passi di qui lo dica. Se fosse così, farò ammenda, mi alzerò e cambierò posto.
La tua vita la scegli tu. Solo tu.
Io in questo caso sono solo uno che passa di lì...

Anonimo ha detto...

..è troppo facile disegnarsi a proprio piacimento con un blog

Daniele Butera ha detto...

...o forse le cose cambiano sotto i nostri occhi e la rabbia non ci consente di vederlo...

Tutti hanno visto un uomo sparire dietro ad un albero e dopo quasi un anno hanno visto tornare uno Zingaro.
Solo tu non l'hai accettato, continuando a vedere solo ciò che ti consentiva di essere in pace con le tue scelte, senza mai preoccuparti del loro effetto.
Le nostre sicurezze si costruiscono a volto scoperto, non dietro ad una ricetta, dietro ad una finta consepevolezza di sè od un sorriso infilato in un bel vestitino.
Credi che non sia chiaro chi sia il Maestro? Io qui dentro sono nudo...o con pochi abiti stracciati addosso.
La sicurezza l'ho ottenuta risorgendo dalla cenere, dopo essere stati annientato.
Dopo aver rinunciato ai miei sogni...sperando di inventarne altri. Conquistando l'affetto altrui nel "dare" qualcosa di me e condividendo. Anche con uno sguardo incrociato per caso. Anche con una scritta sul muro.
Condividendo il mio pensiero.

Anonimo ha detto...

...io cucinando esprimo solo una minima parte di me...il mio blog voleva essere solo una divagazione creativa...mi pare che tu stia esagerando un pò con le parole e i giudizi su di me...

Daniele Butera ha detto...

Non c'è giudizio alcuno in ciò che ho detto. Avrei potuto farlo quando ti sei fotografata riflessa...e non l'ho fatto. Ho continuato a scrivere sul mio quaderno, con gli occhi lucidi ed il cuore a metà, spezzato da una provocazione gratuita ed offensiva.
Se la tua è divagazione creativa, la mia è altro: le due cose non hanno motivo di confliggere o mettere in difficoltà altri.
Fatti privati sono stati discussi in piazza già abbastanza, come nei paesini dell'entroterra siciliano, buttando voci e secchi d'acqua.
Ora basta.

aroti ha detto...

si finisce per odarsi così facendo e non credo che sia un bene per nessuno..quindi ognuno per la sua strada.

Thirthy ha detto...

Stamattina mi hai svegliato con uno sguardo spento negli occhi. Con lo sguardo di chi ormai è stanco di combattere con i mulini a vento, con le mani che chiudono un capitolo che fa fatica a scrivere la parola "fine"...La mia stella, evidentemente, non ha fatto il suo dovere. Ma è lì, pronta a illuminare anche chi della rabbia fa il suo unico mezzo...Mi piange il cuore, veramente, nel vedere un così grande sentimento combattuto e ormai stanco di rimanere in bilico nel giardino dei sentimenti...

Daniele Butera ha detto...

Nella competizione dev'esserci sempre spirito sportivo. Questo però è un principio che nulla ha a che vedere con questa situazione. Mai le mie intenzioni sono state competitive, mai ho pensato di sottrarre qualcosa a chi ho dato tutto quello che avevo.
Alcune settimane fa nel dubbio lungo mesi di quale cammino il percorso preso dai due contendenti avrebbe preso, decisi per intraprenderne uno mio. Solo mio.(fanculopensiero) è questo. Corroborato dal senso di liberazione che lo scrivere comportava, ho continuato, con il solo fine di aprire il mio pensiero a tutti, a me stesso ed all'anonima blogger che ho amato più di ogni cosa...dopo tanti anni in cui non avevo potuto, forse voluto, esprimermi liberamente. Era triste, ma era "civile".
Non è un caso se ho detto che con la rabbia non si va da nessuna parte: ci sono parole, insinuazioni ed uscite che offendono chi le pronuncia più che chi le riceve.
A questo punto, io proseguo il mio cammino, che mio era e tale continuerà ad essere.
Questo luogo è nato per condividere, non rubare.
Chi vuole sorrida e si sieda ai piedi della statua di Costantino, sarà sempre ben accetto.
Gli altri passeranno indifferenti, come fa la maggioranza...
Buona vita a tutti, comunque.

Anonimo ha detto...

"Il cavaliere dell'eterna gioventù
seguì, verso la cinquantina,
la legge che batteva nel suo cuore.
Partì un bel mattino di luglio
per conquistare il bello, il vero, il giusto.

Davanti a lui c'era il mondo
coi suoi giganti assurdi e abbietti
sotto di lui Ronzinante
triste ed eroico.

Lo so
quando si è presi da questa passione
e il cuore ha un peso rispettabile
non c'è niente da fare, Don Chisciotte,
niente da fare
è necessario battersi
contro i mulini a vento.

Hai ragione tu, Dulcinea
è la donna più bella del mondo
certo
bisognava gridarlo in faccia
ai bottegai
certo
dovevano buttartisi addosso
e coprirti di botte.

Ma tu sei il cavaliere invincibile degli assetati
tu continuerai a vivere come una fiamma
nel tuo pesante guscio di ferro
e Dulcinea
sarà ogni giorno più bella."
Nazim Hikmet

Un giorno qualcuno decise di donarmi queste parole per incoraggiarmi e sostenermi , facendomi capire che ciò che conta nn è mai il traguardo ma il VIAGGIO...ciò che conta nn è la direzione, (quella verrà da sè)bensì dove e come poggeremo il nostro prossimo passo...
Uno sguardo rivolto sempre indietro può ferire e rallentare, uno sguardo teso troppo in avanti può illudere e confondere,ciò che davvero conta, perchè c'è, è l'oggi... è il prox passo... è il Viaggio...
Buon cammino , "guerriero" ( so che capirai)... e se ti serve un sorso d'acqua fresca...sai dove trovarla :)

Notte

F.

Daniele Butera ha detto...

...se da 15 anni, ogni tanto, forse quando serve, nelle notti più fredde e poivose, incontro il tuo sguardo, ci sarà un motivo certamente...
Ogni volta che ho freddo, non dormo e non mangio da giorni, sono stato accolto, sfamato e asciugatoa casa tua.
Grazie, con il cuore che sai.
Continuiamo a praticare l'arte del Buon Combattimento...l'Angelo prima o poi tornerà.
Ti voglio bene anonima amica di sempre...

LoStupido ha detto...

aahhh, quanti ricordi....

lui e lei, le litigate, i blog, le bugie....

peccato che ora l'apatia mi abbia infiacchito.

ricordate:
SOLO PUFFY TI DA'
FORZA E GRINTA A VOLONTA'!

Daniele Butera ha detto...

Se è per questo c'è anche l'ex-ex (nella fattispecie F.) non solo l'anonima ex.
Comunque già ero al corrente del rimedio...mi giro 2g. di puffy al giorno! Ed il mondo è più bello...

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Questo libro non parla di strada.
La strada solamente appare sullo sfondo. È ambientato in strada, ma non di più.
Questo libro non parla nemmeno di gente di strada. Parla di gente e basta. É stato scritto in strada, questo si...
Questo libro parla di Ricominciare. Ricominciare daccapo, cercando di capire.
O ancora meglio: non facendo nulla senza prima aver fatto lo sforzo effettivo per capire. Prima capire, poi fare. Beati coloro che nella vita non han fatto ancora niente. Le loro pene, quando una buona volta capiranno la propria strada, saranno minime.


Maksim Cristan