13 giugno 2007

Treno passato o in arrivo?



É una domanda che ci si pone in certi momenti della vita. Momenti in cui, come Mery per sempre, non si è carne e non si è pesce. Momenti di stallo o di svolta.

Stallo o svolta?
Ancora non l'ho capito.

Si è appena conclusa una delle fasi di crescita più importanti in assoluto della mia vita (ma era vera crescita o solo quiete apparente?) e mi trovo in un momento in cui potrei essere tutto.
E forse non sono ancora niente.

Confusione, confusione, confusione...

Se Maksim mi leggesse forse saprebbe aiutarmi a capire dove andare.
É necessario mollare la macchina accesa ad un semaforo e scappare, per cercare la felicità?
É necessario lasciarsi alle spalle ciò che la vita generosa mi ha concesso di avere ancora per ritrovare l'energia interiore che ho sempre avuto e condiviso con chi era vicino?
É necessario andare nell'Africa nera e vedere un bambino che muore si stenti per sentirsi fortunati?
O forse è necessario semplicemente vivere ogni giorno come viene, sorridendo ad un passante, facendo solo quello che veramente ci piace, dicendo ai propri genitori o ad un amico quanto gli vogliamo bene, dicendo ad un collega che è una testa di cazzo...essendo noi stessi, pagandone il prezzo o ritirandone il premio?

E se fosse sufficiente lasciarsi alle spalle le cose che abbiamo vissuto, senza essere legati al passato, e vivere solo l'hic et nunc?
Forse basta dimenticare l'amore più grande finito in un pugno di sabbia, non pensare ai sogni più grandi diventati un quotidiano piatto e noioso, forse basta incontrare gente, uscire...forse...

Il treno è passato ma ne arriverà un altro, per forza di cose è così. Altrimenti il binario non avrebbe ragione di esistere. Ed il mondo, in qualche modo, è un binario. La vita stessa è un binario. Ciò che importa non è la destinazione ma il viaggio stesso. Colori, sapori, esperienze, incontri. Forse basta non avere premura di avere, forse basta essere come un pescatore seduto all'alba su uno scoglio: aspetta la gioia del pesce che abbocca, senza sapere che pesce sarà, guardando l'orizzonte...

É in arrivo al Binario 1 il prossimo treno, ferma in tutte le stazioni....

Devo prenderlo, non ce la faccio più a guardare l'orologio ed il tabellone spento!

Il vento si alza. Un rombo lontano si fa sempre più forte. Sta arrivando. Forse.
Buon viaggio.


2 commenti:

Thirthy ha detto...

...E' strano come a volte debba succeder qualcosa per ricordarci che il tempo che ci è concesso in questa vita è fatto di singoli istanti...Ed è un istante che può decidere a volte tutta una vita...

;)

Daniele Butera ha detto...

Amen mia grande amica...a volte basta proprio un singolo istante, lungo o breve che sia.
Per questo ho deciso di viverlo senza guardare più indietro, grazie anche al tuo aiuto.

Ti voglio bene Thirty

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Questo libro non parla di strada.
La strada solamente appare sullo sfondo. È ambientato in strada, ma non di più.
Questo libro non parla nemmeno di gente di strada. Parla di gente e basta. É stato scritto in strada, questo si...
Questo libro parla di Ricominciare. Ricominciare daccapo, cercando di capire.
O ancora meglio: non facendo nulla senza prima aver fatto lo sforzo effettivo per capire. Prima capire, poi fare. Beati coloro che nella vita non han fatto ancora niente. Le loro pene, quando una buona volta capiranno la propria strada, saranno minime.


Maksim Cristan