17 luglio 2007

Le cose importanti


13 commenti:

Anonimo ha detto...

Molto bella, questa foto... Dove l'hai fatta?
Che fine ha fatto il blog di ieri? Era triste, ma bello...

Daniele Butera ha detto...

E' una foto di più di 30 anni fa. L'ha fatta mio padre, con la reflex che poi ha regalato a me, insegnandomi ad usarla.
Il post di ieri era qualcosa che non doveva stare qui, ma tra due persone. Come altri post altrove dovrebbero stare tra due persone, non mille, milioni...chi capita.
Non è una scritta sul muro, è una lettera. Era sbagliato che stesse qui.
Era triste perchè esprimeva una cosa brutta che stava accadendo...ed è accaduta.
Ma è meglio che stia al suo posto.
Grazie comunque, Anonimo.

Angie ha detto...

Mi ricorda la mia infanzia..quando durante le mie vacanze in Sardegna accanto alle porte delle case, c'erano gli anziani intenti a chiaccherare, fumare e stupire i bambini che passavano..
;-)

pOpale ha detto...

Molto bella, ti riporta alla realtà.

Tutto bene ?

Unknown ha detto...

una foto stupenda !!

Piggio ha detto...

chissà perchè sei passato alle foto ora..

Daniele Butera ha detto...

Ale: è proprio tornare alla realtà ed alle mie radici ciò che volevo...per capire di più me stesso.
Problemi d'amore ed amicizia oscurano momenti creativi e luminosi...insomma, vita di tutti i giorni!
Passeranno, passerano...sono certo.
Un nomade abbraccio per Ale

s.b.: è una delle immagini a cui tengo di più. Scattata dal dito di chi per primo ha visto in me quella passione...e raffigurante un luogo lontano, che sempre è stato e sempre sarà "casa".

: chissà, eh? Forse lo Zingaro deve sistemare gli appunti sul quaderno prima di ricominciare a scrivere...certo, se poi qualcuno mi insegnasse ad usare Photoshop come si deve... :D

Anonimo ha detto...

Ma chi è questo qualcuno?
Non sarà mica una persona che passa l'intero anno davanti ad un computer e quando va in vacanza (a Linosa magari) non ha intenzione di continuare a starci, vero?

Daniele Butera ha detto...

Vero. Quello a cui ti riferisci caro il mio Anonimo visitatore non è "Qualcuno". Quello a cui ti riferisci è il Maestro.
Nulla volendo togliere al Qualcuno, caro sguardo da poco incrociato, il Maestro è il mio Maestro...con cui già pregusto lunghe passeggiate silenziose ed acute dissertazioni sulla luce.
Magari con un retrogusto di riccio di mare e di Zacapa dentro la bocca...

Anonimo ha detto...

SILENZIO. PARLA IL MAESTRO! (qui entra l'eco ed il suono dei tamburi).
Caro il mio zingarello della Mannarazza. Potremmo dissertare sulla luce o ancora meglio sul buio, passeggiate a tignitè, ricci a teccà pigghiatilli e bere intere bocce di Zacapa, ma la prego, no alle vacanze d'istruzione, reminescenza dei bei tempi andati della scuola....PEACE AND LOVE....NO COMPUTER IN THE ISLAND.
(ripartono i tamburi)....IL MAESTRO HA PARLATO!

Daniele Butera ha detto...

ODE AL MAESTRO!!
(e migliaia di discepoli si genuflettono in silenzio)

PEACE AND LOVE IN THE ISLAND!!
(si sdraiano per terra)

HA PARLATO IL MAESTRO!!
(i discepoli si rialzano e con devozione stappano una sghères, porgendola rispettosamente al maestro che la fa sua per poi emettere una sentenza dal suo profondo)

OHHHH!!!! POTENZA DEL MAESTRO!
(compiuto il rito i discepoli si ritirano in meditazione trascendentale)

Anonimo ha detto...

La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu

Anonimo ha detto...

good start

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Questo libro non parla di strada.
La strada solamente appare sullo sfondo. È ambientato in strada, ma non di più.
Questo libro non parla nemmeno di gente di strada. Parla di gente e basta. É stato scritto in strada, questo si...
Questo libro parla di Ricominciare. Ricominciare daccapo, cercando di capire.
O ancora meglio: non facendo nulla senza prima aver fatto lo sforzo effettivo per capire. Prima capire, poi fare. Beati coloro che nella vita non han fatto ancora niente. Le loro pene, quando una buona volta capiranno la propria strada, saranno minime.


Maksim Cristan