14 giugno 2007

Punto e a capo



Per iniziare qualunque cosa, bisogna premere Invio.

Da giorni, settimane, il mignolo della mia mano destra è poggiato lì sopra, indeciso, spaventato. Come me.
Spaventato da quello che ho perso, dal dover vivere una vita improvvisamente diversa, dall'aver preso coscienza di aver perso qualcosa. Perso.
Ma puoi perdere qualcosa che non hai? No.

Allora che senso ha restare alla stazione ad aspettare un treno che è andato, che è passato da anni!

Una decisione importante, presa col sostegno delle persone più care, quelle che ci sono state e ci saranno sempre, un pizzico di subilme folie e via!
Non bisogna per forza aspettare un treno. Vado a piedi, magari di corsa. Perchè no?
Avrò più tempo per gustarmi il viaggio e magari cogliere aspetti che altrimenti mi sfuggirebbero e che non voglio tralasciare più.

Come a volte accade nell'arco della vita, un angelo mi ha preso per mano per accompagnarmi in questo percorso.

Un giorno, all'improvviso, il guerriero scopre di lottare senza lo stesso entusiasmo di prima. Continua a fare ciò che faceva, ma sembra che ogni gesto abbia perduto il suo significato.
In quel momento, egli ha una sola scelta: continuare a praticare il Buon Combattimento.
Recita le sue preghiere per dovere, o per paura, o per qualsiasi altro motivo, ma non interrompe il suo cammino. Sa che l'angelo di Colui che lo ispira sta facendo un altro giro.
Il guerriero si mantiene concentrato sulla lotta, e persevera: anche quando tutto sembra inutile.
Dopo un po', l'angelo torna, e il semplice fruscio delle sue ali fa ritornare la gioia.
Un guerriero della luce condivide con gli altri tutto ciò che conosce del cammino.
Chi aiuta, viene sempre aiutato, e ha bisogno di insegnare ciò che ha appreso. Perciò egli si siede intorno al fuoco e racconta com'è andata la giornata di lotta. Un amico gli sussurra: "Perchè‚ parlare tanto apertamente della tua strategia? Non vedi che, comportandoti così, corri il rischio di dover dividere le conquiste con altri?" Il guerriero si limita a sorridere, e non risponde. Sa che, se giungerà alla fine del viaggio in un paradiso vuoto, la sua lotta non avrà avuto alcun valore. P. Coelho

Forse banale, forse coelhianamente melenso ma altamente descrittivo di quello che penso e del mio stato d'animo in questo momento.

Il vento che si è alzato non era di un treno in arrivo, erano le ali dell'Angelo che arrivava.

Bentornato amico mio.


2 commenti:

Anonimo ha detto...

foto..splendide!
nei colori, nella dinamica..nella fantasia dei titoli....
Attirano, intrigano,concentrano l'attenzione...
Complimenti...
Loredana

Daniele Butera ha detto...

Grazie mille Lory...tutto avrei pensato, tranne che leggerti qui.
E' una sorpresa che sa di carezza...e che si somma ad un momento magico di affetto, soddisfazioni, trionfi direi.
A presto! Un abbraccio di cuore...

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Questo libro non parla di strada.
La strada solamente appare sullo sfondo. È ambientato in strada, ma non di più.
Questo libro non parla nemmeno di gente di strada. Parla di gente e basta. É stato scritto in strada, questo si...
Questo libro parla di Ricominciare. Ricominciare daccapo, cercando di capire.
O ancora meglio: non facendo nulla senza prima aver fatto lo sforzo effettivo per capire. Prima capire, poi fare. Beati coloro che nella vita non han fatto ancora niente. Le loro pene, quando una buona volta capiranno la propria strada, saranno minime.


Maksim Cristan