17 settembre 2007

L'ingranaggio s'è inceppato

Che lo Zingaro fosse tornato non è una novità, quindi eviterò entrate teatrali, che su un blog sarebbero di infimo effetto!
Posso solo dire ai tanti che in mia assenza hanno lasciato un segnetto sul muro, che non ho mai smesso di leggerli, nemmeno da migliaia di chilometri di distanza. E che in qualche modo li considero amici...non semplici compagni di viaggio.
Il post del mio ritorno non ha l'intenzione di giustificare un'assenza, anche perchè la scuola (quella con i banchi e la campanella) è finita da tanto, tanto tempo, e perchè non ho bisogno di giustificarmi. Ciò che voglio dire con queste poche parole è che durante il mio lungo viaggio, fisico ed interiore, molte cose sono cambiate, evolute, cresciute. Molte altre le ho perse.
In entrambi i casi forse doveva essere così.
Vorrei "dire", condividere ancora momenti e pensieri, lasciare qui ancora, di nuovo, qualcosa di me ...ma adesso non ci riesco: l'ingranaggio s'è inceppato.


L'ingranaggio

Forse non s'è banalmente inceppato: ha solo cominciato a girare anche in altri modi.
Modi che sono miei da sempre e che come tanti negli ultimi tempi, sono usciti, esplosi prepotentemente chiedendo di potersi esprimere. Ed io li lascio esistere ed esprimersi.


Non voglio smettere di scrivere qui quello che penso, non è mia intenzione. Ma finchè il cielo avrà il colore dell'estate ed il sole emanerà il calore e la luce che rendono tutto magico, sarò in giro con la mia reflex a guardare il mondo con il mio, solo mio, punto di vista.

Presto sarò ancora qui.

Ma farlo senza averne l'istinto, il bisogno, il desiderio, sarebbe un torto a questo luogo, a me, a chi legge e condivide con me sensazioni, pensieri e vita di tutti i giorni.

Chi vuole, può sedersi sul muretto a fumare una sigaretta e scambiare due chiacchere con qualche passante...presto sentirete "click-click-click".
Sarò tornato, insano di mente come sempre.

9 commenti:

MasterMax ha detto...

Ti capisco. E' successa la stessa cosa anche a me. E' un pò che latito dal mio diario. Alle volte una pausa fa bene.

Angie ha detto...

Capisco perfettamente..ogni tanto passerò dal muretto per vedere se ci sei..o mi girerò di scatto perchè sentirò il tuo "Click"!!
;-)

pOpale ha detto...

Il muretto te lo tengo caldo ;)
A presto

Unknown ha detto...

Al muretto ci pensiamo noi. Torna quando ti va ! :-)

Daniele Butera ha detto...

Mentre leggo cerco di ostentare tutta la mascolinità di cui sono capace, ma un uomo vero deve anche sapersi commuovere...e rivedervi, risentirvi, di nuovo, sentirci ancora insieme è...straordinario.
Commovente appunto.
Ragazzi, apro le braccia più che posso per abbracciarvi tutti con il cuore.
Un bacio a ciascuno...

Angie ha detto...

.....Ciausss!!!.......
;-)

aroti ha detto...

aò,mettece il grasso!

Daniele Butera ha detto...

ho già provato con lo svitol...invano!

Piggio ha detto...

meno male, non hai lievitato di metafore. In caso di inceppamenti basta oliare o sostituire l'ingranaggio giusto.
Cliccheremo insieme un giorno.
'notte amico

Condividi su Facebook
Questo libro non parla di strada.
La strada solamente appare sullo sfondo. È ambientato in strada, ma non di più.
Questo libro non parla nemmeno di gente di strada. Parla di gente e basta. É stato scritto in strada, questo si...
Questo libro parla di Ricominciare. Ricominciare daccapo, cercando di capire.
O ancora meglio: non facendo nulla senza prima aver fatto lo sforzo effettivo per capire. Prima capire, poi fare. Beati coloro che nella vita non han fatto ancora niente. Le loro pene, quando una buona volta capiranno la propria strada, saranno minime.


Maksim Cristan