20 giugno 2007

Tornato a casa da scuola...

Beh, il mio primo giorno di scuola è andato proprio bene. Non posso che dire così!
Ho imparato, sin da oggi, due lezioni molto importanti che nelle prossime lezioni verranno approfondite.
Volete sapere quali? Presto detto.

La prima è che ogni volta che ci accingiamo a scrivere il nuovo capitolo di un libro, ci troviamo di fronte ad un foglio bianco (o almeno un triste documento word, ancor più bianco). Per quante idee e suggestioni si possano avere, bisogna avere ben chiaro cosa vorremo scrivere in quel capitolo, quali parole usare e quale significato vogliamo che abbiano.
Se non avremo chiaro questo nella nostra testa e nel nostro cuore, sprecheremo solo un sacco di carta.


La seconda lezione, quella che mi ha stimolato di più, è che ogni cosa ha una sua spiegazione ma, detto così vuol dire poco. Il maestro, dopo averci chiesto qual'era il nostro stato d'animo nell'ultimo periodo: il mio era la rabbia, visto che ultimamente - come in passato - alcuni fatti ed alcune persone avevano provocato il crescere di questo "rumoredifondo".
Il maestro, mi ha spiegato che la rabbia non è altro che una risposta ad una domanda che spesso, quasi sempre, non conosciamo: la cosa più importante è quindi trovare la domanda...
Trovare la domanda non significa certo cancellare la rabbia. Quella è un'energia che esiste e, utile o distruttiva, continuerà a vivere.
Quindi ciò che conta è imparare a darle un senso e trasformarla in qualcosa che si esaurisca da sola, creando gesti, pensieri e comportamenti che ci facciano stare meglio di quando l'abbiamo incontrata.
Mica è facile però! Bisogna fare un sacco di compiti a casa con questo maestro...

Uscendo da scuola, con il grembiulino sbottonato, i pantaloni sporchi di fango ed un torsolo di mela nel panierino di Dragon Ball , mi sentivo meglio. Avevo qualcosa in più di ieri sera. Ero un pò più grande. E quindi ero un pò più "ometto".
Con le mie paure e con le mie aspettative, nella loro semplicità troppo spesso deluse, me ne vado a casa un pò più "ometto" ed impettito.
Forse sbaglio, forse sembrerò buffo a quelli che mi vedranno per strada...ma sono felice e fiero! Ora però vado a dormire, altrimenti domani la sveglia farà una brutta fine!
Notte amici, a presto!

11 commenti:

Piggio ha detto...

bella zì
In bocca al lupo per la tua passione..
Ma come si fa a insegnare a scrivere?? Me lo son sempre chiesto...
Fai sceneggiatura o scrittura creativa... o..?

Daniele Butera ha detto...

Sceneggiatura? Scrittura creativa?
Organizzo convegni! Questo faccio... o per divertirmi il consulente triste e solitario come il binario!

Mi piacerebbe da morire scrivere ma non credo di esserne poi così capace. Però una cosa te la posso dire...

Uso due ingredienti, nessuno dei due segreto (come Ivan che invece lo è): ho da sempre un amore puro e semplice per il "verbo" parlato o scritto (senza la pretesa di diventare un membro dell'Accademia della Crusca) e la "libertà" di dire quello che penso, esattamente come lo penso...quello che provo, esattamente come lo provo.
Il risultato? Un casino senza senso o qualcosa di buono. Come ogni giornata della vita, no?
Benvenuto piggio e soprattutto, bella pettè!

Thirthy ha detto...

Il primo giorno di scuola è veramente emozionante per tutti. Poi c'è chi si spaventa delle proprie potenzilità e smette, per poi riprendere forse in un nuovo capitolo. La cosa che dovresti far notare al tuo maestro è che ogni tanto, forse inconsciamente, scrivi in rosso...
Buongiorno Will, la tua Grace si è ripresa!

Daniele Butera ha detto...

Buongiorno a te piccola Grace!
Felice di riaverti smagliante e sorridente come sempre!
Dici inconsciamente, eh? Credo proprio sia il mio "Io conscio" che scrive in rosso...beh,magari sotto dettatura di qualcun'altro, perchè no?
Ne parlerò col maestro e ti farò sapere...

Anonimo ha detto...

ciao!
Sono Laura,
vaga e lontana conoscenza di Ape...
suvvia, diciamo la verità, sono veramente orgoglioNa di essere sua Amica!
leggendo qua e la' ho trovato tuoi commenti...
mi piace molto come scrivi - CONGRATULATIONS!!- ed è piacevole leggerti:
ho fatto un giro sul tuo blog, davvero carino!
Le scritte in rosso: fondamentali a sottolineare o rafforzare, seppure inconsciamente, stati d'animo, sensazioni o solo stravaganze grammaticali...
almeno per me funziona così!
au revoir, besitos!
La'

Daniele Butera ha detto...

Benvenuta cara La'.
Essendo amica dell'Apetta, non posso che essere lusingato del tuoi complimenti, quasi imbarazzato, visto le doti letterarie a cui sei avvezza!
Le mie stravaganze grammaticali altro non sono che polluzioni estemporanee di un animo inquieto che non riesco a contenere ed a nascondere: nessuna maschera, seppur elegante come quelle dei carnevali veneziani, o stupide convenzioni per timore che la verità noccia a chicchessìa.
Passa quando vuoi, sei e sarai sempre la benvenuta...
Au revoir bientôt!

aroti ha detto...

"polluzioni estemporanee di un animo inquieto che non riesco a contenere ed a nascondere etc etc....aò, ma stai a fà sul serio??!!!

Marco ha detto...

Il foglio bianco è una grande ostacolo, ma anche una bella sfida. La possibilità di dare forma e creare.

Daniele Butera ha detto...

Per marco:
...creare una vita simile a quella fiaba in cui dove un un grande pesce, diventa un grande uomo...;)

Daniele Butera ha detto...

É vero che ho appena cominciato, ma pensare che ero serio... non ero nemmeno sicuro del significato di quel che dicevo! :)
Però mi dava un tono molto da "Poeta Estinto"... e visto il complimento che avevo appena ricevuto, mi sembrava il minimo!
Scherzi a parte, come adoro mangiare con semplicità, cerco di esprimermi di conseguenza: ciò che conta per me è lasciare uscire un pensiero che non riesco a tenere per me e metterlo senza paura sul piatto...magari con un registro linguistico e contenuti meno simili alle recensioni cinematografiche di City (teribbili)! Sul serio ho esagerato apposta!
Non sono più capace di prendermi sul serio...l'ho fatto per troppo tempo!
Non lo fate neanche voi, vi prego...:)

Ape, a riprova del desiderio istintivo e naturale di piccole semplici cose, ti dedico l'ultimo post...alla romana!

aroti ha detto...

mah sì, io scherzo...

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Questo libro non parla di strada.
La strada solamente appare sullo sfondo. È ambientato in strada, ma non di più.
Questo libro non parla nemmeno di gente di strada. Parla di gente e basta. É stato scritto in strada, questo si...
Questo libro parla di Ricominciare. Ricominciare daccapo, cercando di capire.
O ancora meglio: non facendo nulla senza prima aver fatto lo sforzo effettivo per capire. Prima capire, poi fare. Beati coloro che nella vita non han fatto ancora niente. Le loro pene, quando una buona volta capiranno la propria strada, saranno minime.


Maksim Cristan