22 giugno 2007

Oggi sciopero!

Roma, 8:35. Fermata della ferrovia FR3.
Solite facce incazzate, quindi nulla di nuovo. Solito tabellone guasto che segnala invece di orari e destinazioni un bel trattino "-" nel vuoto cosmico di uno sfondo nero. Anche qui niente di nuovo.
Vocina. "fffttzz...il treno delle 8,45 - 8,55 - 9,10....sono stati soppressi causa sciopero. Ci scusiamo con la clientela, fffttzz".
Oddio come vado a lavoro? Come faccio? Non importa, certo non è colpa mia!
Certo se non mi fossi lasciato con la mia piccola (cfr. post precedente) sarei puntualmente giunto sulla mia scrivania pronto ad aprire Outlook, aggiornare qualche file, fare un po' di telefonate, fare un paio di pause caffè, farmi aprire un bel conto cetriolo dal mio capo (o chi per lui) ed attendere l'ora di tornare a casa.
Sarebbe andata così. Ma il nuovo amore, diverso, più maturo e più riflessivo...m'ha lasciato a piedi!
Dovrei arrabbiarmi? Provare ansia? Essere nervoso per questo? Beh, non lo sono.
Mentre ritornavo a casa, sostanzialmente impossibilitato ad andare a lavorare, pensavo lavitanonèfattasolodilavoro! e quindi oggi starò a casa. Bello. Mi mancava un bel pò.
Tempo per me. Non me ne regalo mai. Oggi questo regalo me l'ha fatto Trenitalia. Grazie a tutti gli amici delle ferrovie!

4 commenti:

Massimiliano Fattorini ha detto...

Hai proprio ragione, ci sono dei momenti in cui bisogna approfittare anche degli scioperi delle fs e volersi bene prendendosi un po' di tempo per se stessi!!

Daniele Butera ha detto...

Vuoi mettere lavorare sul proprio laptop, di cui comprendo si possa sentire la mancanza quando è in ospedale, con iTunes aperto a manetta e le mutande invece del completo grigio?!
In questo momento non vorrei niente.
E nella vita non è poco...
Sarà aridità mentale la mia...chissà!
Secondo me è stare bene con sè stessi e basta, non trovi max?

Thirthy ha detto...

Ma non sei rimasto a casa per lavorare???
:P grace

Daniele Butera ha detto...

Grace, non rompere! O vengo col pungiglione a punzecchiare la bamboletta!!

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Questo libro non parla di strada.
La strada solamente appare sullo sfondo. È ambientato in strada, ma non di più.
Questo libro non parla nemmeno di gente di strada. Parla di gente e basta. É stato scritto in strada, questo si...
Questo libro parla di Ricominciare. Ricominciare daccapo, cercando di capire.
O ancora meglio: non facendo nulla senza prima aver fatto lo sforzo effettivo per capire. Prima capire, poi fare. Beati coloro che nella vita non han fatto ancora niente. Le loro pene, quando una buona volta capiranno la propria strada, saranno minime.


Maksim Cristan