Pesci grandi, pesci piccoli
Certe volte, osservando i comportamenti delle persone, mi sembra di vedere tanti pesci.
Pesci grandi, pesci piccoli.
I pesci grandi sono quelli che nuotano nel mare aperto, anche nel buio e nel freddo delle profondità, senza paura dei rischi che corrono, con quel coraggio che a volte sfiora l'incoscienza, per essere un po’ di più di quello che sono, per amore di vedere un passo oltre il “confine”, oltre il vetro. Il vetro di cui è fatta la boccia, piccola o grande che sia, dove stanno la maggior parte degli altri pesci, i pesci piccoli.
Anche se segnati, pieni di cicatrici, spaventati ed in difficoltà, i pesci grandi sono quelli che sono andati oltre, hanno visto cosa c'è oltre il vetro. E si vede, lo si vede dai loro occhi.
I pesci piccoli sono quelli che si lasciano sopraffare dalla paura di nuotare in mare aperto, che non saltano oltre il bordo nemmeno quando cambiandogli l'acqua, ci metterebbero un attimo. Restano dentro la loro boccia di vetro, rassicurante e senza pericoli. Un universomondo limitato, circoscritto nello spazio e nella mente, dentro il quale potersi sentire grandi.
Forse anche io sono un pesce piccolo. Un pesce piccolo a cui piace tanto parlare con quelli grandi, ascoltando le loro storie e le loro avventure.
Per questo, a costo di essere mangiato in un sol boccone da qualche predatore feroce, a rischio di finire catturato da una rete nascosta o acchiappato all’amo da qualche pescatore senza scrupoli, mi sono lanciato in mare aperto. E’ stato difficile ma emozionantissimo.
Ogni giorno lo è.
Ho tanti piccoli e grandi segni addosso. Alcuni non si vedono, altri si vedono. La maggior parte possono essere visti solo da pesci grandi, specialmente quando mi guardano negli occhi.
Anche se spesso lontani, in mare aperto possiamo incontrarci, toccarci, scontrarci.
Ma...liberi. Liberi di andare dove vogliamo, liberi di essere noi stessi, liberi di....liberi.
E basta.