14 luglio 2007

Il Cùscùs dello Zingaro


Il Cùscùs è una pietanza nord-africana, le cui origini si perdono nella notte dei tempi. Si perdono talmente tanto che non ho idea di chi se lo sia inventato o perchè.
D'altronde, com' è noto, non si può andare avanti ad insalata, sushi, frutta, Cuba Libre e Rum&Pera. O chi vi scrive presto non lo potrebbe fare più.
Quindi è importante, almeno una volta ogni tanto, accostare questi splendidi sapori è gustare qualcosa che sappia di cibo.
Ingredienti: quello che c'era nel frigo. Con un po' d'olio ed un po' di sale.
Tritate finemente quello che avete nel frigo, disponetelo in una teglia da forno e, con l'aiuto del microonde, dategli una bella botta.
Frattanto fate lessare un po' d'acqua con un sorso d'olio, anche se vi unge la bocca e la trachea mentre lo deglutite. Una volta portata ad ebollizione l'acqua, aprite la confezione di Cùscùs precotto, dall'antico e nobile sapore, e mettetene nell'acqua la quantità che la vostra panza ritiene di poter contenere.
Frattanto saltate nell'unica padella che avete, ovviamente una wok, quello che avevate nel frigo, a cui avete dato una botta con il microonde (spero non l'abbiate rotto nel dare la botta).
Appena il tutto sembra commestibile, mettetelo insieme e disponetelo in una ciotola, se possibile non quella con scritto "Fido", a raffreddare.
Passati dieci minuti, potete mangiare. Se avete premura, potete ustionarvi. Il che darà al vostro piatto un retrogusto di bolle sul palato per diversi giorni. Buon appetito!


Ci sono persone veramente brave, con talento, capaci di dare vita a cibi meravigliosi...poi ci sono gli altri. Che fanno quello che possono, con quello che hanno!
A quelle brave bisognerebbe sorridere sempre ed essere grati per quello che di buono hanno preparato.
Agli altri, mettergli ogni tanto qualcosa nel frigo!

Benvenuta piccola Ale.

2 commenti:

Angie ha detto...

Prima o poi lo proverò..sai vorrei prima mangiarlo cucinato da chi lo sà veramente fare..e dopo fare i miei esperimenti..comunque la tua ricetta è pratica..a parte le bolle al palato..
;-)

Daniele Butera ha detto...

Quando vorrai, cara Angie, sei gradita ospite delle cucine della panchina...
E' chiaro che il sapore della pietanza è molto variabile, è chiaro. Ma se le cose si preparano con amore, vengono sempre bene!

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Questo libro non parla di strada.
La strada solamente appare sullo sfondo. È ambientato in strada, ma non di più.
Questo libro non parla nemmeno di gente di strada. Parla di gente e basta. É stato scritto in strada, questo si...
Questo libro parla di Ricominciare. Ricominciare daccapo, cercando di capire.
O ancora meglio: non facendo nulla senza prima aver fatto lo sforzo effettivo per capire. Prima capire, poi fare. Beati coloro che nella vita non han fatto ancora niente. Le loro pene, quando una buona volta capiranno la propria strada, saranno minime.


Maksim Cristan