23 luglio 2007

Esseresoli, Sentirsisoli

Il proprio viaggio, perchè sia quello che porta nella giusta direzione, nella nostra direzione, è un viaggio che dev'essere fatto da soli. A volte l'Anima del Mondo ci regala dei Compagni con cui fare un pezzo di strada insieme, a volte ce ne regala uno con cui la faremo tutta, ma il percorso è il nostro. Solo nostro.
Altrimenti finiremo in un luogo che non è quello che abbiamo sognato, quello che ci aspetta da sempre, quello dove saremo quello per cui siamo venuti al mondo.


Le persone incontrate durante il proprio cammino, anche quando non le vedremo al nostro fianco, saranno sempre, comunque, lì.
Per quello che ci hanno dato, il tesoro più prezioso che custodiamo dentro il nostro animo, dentro il nostro cuore.
Perchè sono pronte a correre in nostro soccorso se, durante il cammino, dovesse accaderci qualche disavventura, non dovessimo farcela da soli.
Anche se non sono lì, sempre presenti al nostro fianco, ci sono.

Esseresoli.


Ci sono momenti in cui, passo dopo passo, ci capita di guardarci attorno e non vedere nessuno, sentire il fiato sempre più corto, i pensieri sempre più confusi e dopo il tramonto essere circondati da nebbia, buio e freddo.
Anche se dentro il cuore abbiamo uno scrigno pieno di monete d'oro, la luce degli sguardi incrociati e dei sorrisi ricevuti, anche se sappiamo che basterebbe chiamare il nome di uno dei compagni di viaggio incontrati, per essere sostenuti nel cammino o rialzati da terra, ci capita di
avere paura di non farcela, c'è qualcosa, qualcuno, che improvvisamente manca.
Insicurezza, confusione e paura cominciano a piantare i paletti della loro tenda dentro di noi.

Sentircisoli.


Dov'è la differenza?

Il cammino è sempre lo stesso.
Il tesoro è sempre con noi, basta scoperchiare lo scrigno per rimanere accecati dalla luce degli occhi e dei sorrisi di chi, anche solo per un istante, è stato parte di quel viaggio.
Le persone pronte a sostenerci sempre al loro posto, pronte a correre ad afferrare la nostra mano pochi istanti prima che le forze ci abbandonino del tutto, pochi istanti prima che il nemico incontrato abbia la meglio e, al nostro fianco, pronte ad aiutarci a sconfiggerlo.
Cosa manca allora? Qual'è la differenza tra Esseresoli e Sentirsisoli?

Noi stessi.

Nel momento in cui, consepevoli della fortuna che portiamo con noi, crediamo di aver perso tutto, in realtà abbiamo smesso di incrociare lo sguardo del compagno di viaggio che, invisibile, è sempre stato con noi e più di tutti ci ha sorretto, tenuto compagnia, dato coraggio ed energie.
Il mio si chiama come me. É me.

Se per una volta smettete di pensare a cosa comprare al supermercato tornando dal lavoro, al
progetto da consegnare domani, a quanto fa male averla persa, al ginocchio che cigola o alla bolletta da pagare, al rinnovo del contratto o al tagliando della macchina...
...se per una volta, e poi sempre, farete sempre e solo quello che volete fare, guardando indietro vi accorgerete che le orme che lasciate sulla sabbia sono quattro.
Non due.

A volte smettiamo di guardarlo, non lo cerchiamo più. Per ascoltare altri, per compiacere i genitori, gli amici, la famiglia, la nostra fidanzata o peggio il capo...smettiamo di ascoltarlo, di cercarlo. Questo è Sentirsisoli.
Il cammino è stato deviato, portandoci dove non dovremmo essere.

Andare al supermercato tornando dal lavoro, lavorare la notte per consegnare un progetto l'indomani, pensare a quanto fa male averla persa, il dolore al ginocchio che cigola o fare tornare i conti, trovare un nuovo lavoro, sarà molto meno faticoso. Molto meno. Molte pensieri finiranno pian piano per apparire più chiari, più alla nostra portata, più nostri. Trasformandosi più facilmente in gesti, azioni. Veramente nostre.

Quando mi rendo conto che il cammino che percorro non è mio, quando vedo solo due orme sulla sabbia, mi siedo. Aspetto che si faccia sera, che si diradi la nebbia, mi accendo una sigaretta, guardo il cielo in cerca della mia stella e appena la trovo, faccio un segno sulla sabbia con un dito.

L'indomani quel segno mi indicherà verso dove ripartire.

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Questo libro non parla di strada.
La strada solamente appare sullo sfondo. È ambientato in strada, ma non di più.
Questo libro non parla nemmeno di gente di strada. Parla di gente e basta. É stato scritto in strada, questo si...
Questo libro parla di Ricominciare. Ricominciare daccapo, cercando di capire.
O ancora meglio: non facendo nulla senza prima aver fatto lo sforzo effettivo per capire. Prima capire, poi fare. Beati coloro che nella vita non han fatto ancora niente. Le loro pene, quando una buona volta capiranno la propria strada, saranno minime.


Maksim Cristan