Ci rendiamo conto di quanto teniamo alle persone ed alle cose solo nell'istante immediatamente dopo averle perse per sempre.
Spesso, anche se siamo convinti del contrario, tendiamo a dare per scontato ciò che ci circonda, chi ci è vicino.
Commettendo un grave errore.
Ogni giorno dobbiamo prestare la massima cura verso le persone e le cose importanti, senza rimandare mai una piccola attenzione, una "coccola".
Certe volte l'attaccamento che proviamo per le persone e per le cose è letteralmente patologico: lo dimostrano certi rapporti tra uomo e donna o tra "amici", che amici più non sono...lo dimostra il legame che abbiamo con certi oggetti. Orsacchiotti, libri, fotografie....tazzine.
Ieri mattina, mentre "coccolavo" la mia tazzina, asciugandola dopo averla lavata con un gesto distratto, primo di vero amore, vera attenzione, l'ho involontariamente portata verso il baratro. Dove la sua vita è giunta al termine.
Il dolore è stato subito enorme.
La perdita di colei che per prima ogni mattina mi augurava una buona giornata, mentre fedele e silenziosa mi dava il coraggio di affrontare i chilometri, le ansie, la solitudine, è stata tragica. Parecchie persone hanno sognato di poter condividere con lei un caffè, poche ne hanno avuto la possibilità ed ancora se la ricordano...
Sono sempre stato molto geloso di lei, possessivo direi.
Lei era la MIA tazzina...
Sentire il suo urlo mentre precipitava, mi ha raggelato il sangue. Pensarci ancora oggi lo fa.
Sfortunatamente, nonostante le cure intensive del Dr.Attack, la sua preziosa vita è giunta al termine.
- TAZZINA -
Aprile 2003 - Giugno 2008
AD MEMORIAM
....e domani mattina mi toccherà bere il caffè in una tazzina come tante.
Non sarà più la stessa cosa....
(sono pazzo....sì me ne rendo conto...non vi preoccupate!)